La mia paziente aveva quello che comunemente chiamiamo ‘mento sfuggente’.
Un problema in apparenza innocuo che, in realtà nasconde, oltre a risvolti importanti sull’estetica del volto, ripercussioni di tipo funzionale e psicologico nella vita di chi ne è colpito.
Per lei ho pensato, nell’ambito di una procedura di medicina estetica che andasse a restituire i volumi persi del volto, ad un intervento proprio sul mento e sulla mandibola in grado di donarle ciò che aveva sempre desiderato.
Il risultato: un viso più armonioso con un terzo inferiore addolcito e più femminile grazie all’autilizzo dei filler.
Ripercorriamo quali sono gli aspetti principali sui quali si può intervenire correggendo un mento sfuggente.
Aspetti Estetici: Il mento gioca un ruolo cruciale nell’equilibrio e nella proporzione del viso. Un mento sfuggente, che si arretra rispetto alle altre parti del viso, può influenzare l’armonia generale del volto, alterando la percezione della bellezza secondo i canoni estetici comuni.
Impatti Funzionali: Dal punto di vista funzionale, un mento sfuggente può influenzare la masticazione, la respirazione e la parola. La posizione del mento e della mandibola è fondamentale per il corretto allineamento dei denti e può influenzare la salute dell’articolazione temporo-mandibolare.
Effetti Psicologici: L’aspetto fisico ha un impatto significativo sulla psicologia individuale. Un mento sfuggente può influenzare l’autostima e la fiducia in se stessi, specialmente in una società che dà grande importanza all’aspetto estetico.
Quindi il trattamento di un mento sfuggente non è solo una questione di estetica, ma anche di funzionalità e benessere psicologico. Gli interventi di medicina estetica in questo campo mirano a migliorare non solo l’aspetto fisico, ma anche la qualità della vita del paziente.