Ho 58 anni. Che cosa posso fare per l’alopecia androgenetica?

Domanda

Ho 58 anni. Che cosa posso fare per l’alopecia androgenetica? Non vorrei ricorrere al trapianto dei capelli. Ho sentito parlare della metodica PRP. Può essere la scelta giusta?

Franco – Pisa

Salute & Benessere: Episodio #2


Risposta

Il PRP HT (Platelet Rich Plasma Hair Therapy) può essere una valida alternativa al trapianto dei capelli in quanto la metodica è indicata in tutti gli stadi di alopecia androgenetica, sia maschile che femminile, la tipologia più comune di calvizie, che può riguardare gli uomini, ma anche le donne. Lo specialista, dermatologo o medico estetico, preleva circa 20 cc di sangue, la stessa quantità di un normale prelievo ematico, raccolti in quattro provette sterili e monouso. Il sangue utilizzato è quindi quello del paziente e non entra a contatto con lo strumento, l’ambiente esterno e nemmeno con l’operatore. Le provette vengono poi inserite in una centrifuga. Al termine, il sangue si presenta separato in due parti una con i globuli rossi e bianchi, l’altra con il plasma, ricco di fattori di crescita e piastrine: proprio quest’ultima, aspirata in una normale siringa, viene applicata su tutto il tuo cuoio capelluto con aghi molto sottili. L’intero trattamento dura circa mezz’ora e si svolge sotto gli occhi del paziente, non è particolarmente doloroso, ma può essere effettuata una anestesia e non richiede giorni di assenza dalla vita lavorativa o sociale: subito dopo il paziente può ritornare alle sue abituali attività. Il PRP, che si dovrà ripetere tre volte a distanza di un mese da una seduta all’altra, non ha nessun rischio né effetti collaterali né, visto che viene usato il sangue del paziente, esistono possibilità di rigetto o rischi infettivi.

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